Nel contesto della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, uno degli aspetti fondamentali riguarda la prevenzione dell’esposizione ad agenti cancerogeni.
In questo articolo, esploreremo l’importanza del registro di esposizione ad agenti cancerogeni e le procedure necessarie per la sua compilazione e trasmissione, alla luce del Piano Mirato di Prevenzione 2020/2025 e del Decreto Interministeriale n.183 del 25 maggio 2016.
Cos’è il registro di esposizione ad agenti cancerogeni?
Il Registro di Esposizione ad Agenti Cancerogeni è uno strumento fondamentale per monitorare e gestire l’esposizione dei lavoratori ad agenti che possono causare il cancro.
Questo registro è obbligatorio per le aziende in cui è presente l’esposizione al rischio cancerogeno, come nel caso delle polveri di legno duro.
Obblighi delle aziende
Con l’entrata in vigore del Decreto Interministeriale n.183 del 2016, le aziende sono tenute a trasmettere il registro di esposizione ad agenti cancerogeni esclusivamente in via telematica, utilizzando il portale INAIL.
È compito del datore di lavoro trasmettere i registri di esposizione e comunicare eventuali variazioni intervenute, come la cessazione del rapporto di lavoro o dell’attività dell’impresa.
Ruolo del medico competente
Il Medico Competente, censito sul portale dell’INAIL e abilitato dal datore di lavoro, svolge un ruolo chiave nell’inserimento, nella modifica e nella visualizzazione dei dati relativi al registro di esposizione ad agenti cancerogeni. Tuttavia, non è autorizzato a trasmettere il registro, ruolo riservato al datore di lavoro e ai suoi delegati.
È fondamentale che le aziende adempiano a tali obblighi in modo tempestivo e accurato, al fine di prevenire i rischi derivanti dall’esposizione a sostanze nocive sul luogo di lavoro.
Contatta Geco Pesaro per maggiori informazioni
Se desideri approfondire questo argomento o ricevere supporto nella compilazione del registro di esposizione ad agenti cancerogeni, non esitare a contattarci.